Lascio che il vento pieghi il
mio corpo e che il tempo lo consumi.
Lascio il male scivolare sulla mia anima.
Lascio che il mondo mi calpesti e che l’erba dei prati mi solletichi i piedi.
Lascio ma non perdo,

perdono. 
Lascio girare i desideri intorno al mio baricentro e chiudo le tentazioni in una gabbia aperta.
Lascio l’amore che vuole e seguo l’amore che va.
Sono maledettamente solo,

solo con un Dio inventato.