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La Via Lattea, la nostra galassia, contiene cento miliardi di stelle, è una galassia in forma di spirale che forma un diametro percorribile in 150.000 anni luce. Nell’universo esistono cento miliardi di galassie. La galassia più vicina alla nostra si chiama Andromeda, a una distanza di 2.538 milioni anni luce. L’universo è in continua espansione, ma dove finisce l’universo?  Dopo il suo ultimo confine, cosa comincia? Il nulla? La non materia? la non esistenza? Astronomi stanno scoprendo che ogni galassia al suo centro ospita un enorme Buco Nero, composto da una massa così compatta che se si potesse pesare un cucchiaino di caffè di tale massa peserebbe un miliardo di tonnellate, è una massa senza volume ma infinitamente densa. I Buchi Neri hanno una forza gravitazionale così forte da inghiottire anche la luce, la luce!!! Ricordo che quando ero ragazzino mi piaceva trascorrere la notte a guardare le stelle, in estate mi sdraiavo in spiaggia e osservavo il cielo. Come mi sentivo piccolo di fronte allo spazio e non avevo la minima idea dei numeri che ho appena scritto. La grandezza dello spazio mi fa sentire molto piccolo, trasforma i problemi che in questo periodo non sono pochi per nessuno, in eventi ancor più piccoli.  Percepisco che sono parte di un sistema di proporzioni infinitamente maggiori del mio corpo e che funziona con o senza di me. Sento che la nostra civiltà è per cultura e tradizione, antropocentrica. Ma siamo davvero piccoli, minuscoli di fronte alla creazione. Però siamo in grado di capire e pensare questa enorme grandezza del creato, siamo così piccoli ma possiamo essere anche così grandi da essere motore di pensieri così elevati da poter far crescere l’umanità intera, come molti scienziati, filosofi, teologi hanno fatto e stanno facendo. Siamo così piccoli ma forniti di un’arma molto forte che è la nostra mente, dove si concentrano le nostre capacità psichiche e spirituali. La nostra mente, il nostro pensiero può farci diventare davvero grandi ma per esserlo dobbiamo sostituire l’antropocentrismo con “Agapecentrismo” cioè mettere al centro della nostra vita la capacità e la volontà di vivere creando amore. A me piace descrivere l’amore Agape, come l’unica forma di amore che non ha bisogno di un ritorno perché continui ad esistere, le altre forme di amore, amicizia, amore di coppia, devono essere continuamente alimentati dalle parti coinvolte, nel momento che uno dei soggetti inizia a trascurare l’amore si è vicini alla fine che si tratti di Philia o Eros, sono comunque destinati a finire. E’ vero che una delle parti può continuare ad amare, ma perché non si trasformi in una ossessione deve trasformarsi in Agape, dare senza aver bisogno di ricevere. Sono convinto che nell’epoca in cui viviamo non sia assolutamente facile riuscire a fare questo cambiamento ma dobbiamo provarci. Forse tra cinquecento anni nei libri di storia ci sarà scritto che durante la nostra epoca post moderna chi comandava non erano gli stati, ma le multinazionali e le banche. Forse ci sarà scritto che le sorti politiche e economiche di ogni paese erano gestite per far realizzare i maggior utili possibili alle imprese e alle banche a discapito della popolazione. Forse si parlerà dello stress come la nuova malattia che fece milioni di vittime, forse si parlerà di come questa amministrazione abbia condizionato le persone attraverso i media, utilizzando come mezzo più potente la televisione. Non so a quante persone capiti, ma spesso quando mi guardo attorno, vedo un esercito di persone, me compreso, che vivono come se fossero state programmate: si svegliano nello stesso orario, mangiano agli stessi orari, vanno in vacanza nello stesso periodo. Siamo tutti condizionati come la società vuole che sia. Prendiamo ad esempio la moda maschile, fino a qualche decina di anni fa, la moda cambiava, ma a ritmo molto lento. Si riesce a distinguere la decada degli anni venti, trenta con la moda del fine del ‘800. Oggi invece cambia ogni 6 mesi. Pensiamo solo alla moda classica, ogni semestre aumentano o diminuiscono il bavero della giacca, aumentano o diminuiscono la larghezza della cravatta, la larghezza dei pantaloni e via dicendo. Ma la cosa più pericolosa è che ci convincono che solo l’uomo che indossa l’abito alla moda può davvero realizzare il suoi sogni di potere. Ci condizionano e lo fanno sempre più chirurgicamente, grazie ai nuovi media come i social network. Fino a quando rimarremo ancorati all’antropocentrismo, non riusciremo a capire la realtà immensa dell’universo. Fino a quando non individueremo la necessità di amare che ognuno di noi ha dentro e così sostituirla alla sete di potere, allora saremmo sempre condizionati da chi ha la sola necessità di fatturare, vendere cose, arricchirsi per aumentare il proprio potere, la banche e le multinazionali.
La nostra grandezza, più vasta dell’universo e più pesante della non materia compatta dei Buchi Neri è la nostra capacità di amare, nella maniera più nobile e ampia che oltre a noi e forse a qualche altra creatura nell’universo, solo Dio conosce. Per riuscire a donare l’amore Agape, dobbiamo iniziare a pensare a condurre una vita che metta al centro l’amore e non il potere, solo così facendo realizzeremo la nostra felicità piena. “ Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11 Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”     Giovanni 15, 9-13

 

 

 

 

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