In un paese abitato da 100 persone gli unici alimenti disponibili erano uova, patate, pomodori e mele. Uno dei cento era il proprietario delle galline, un altro coltivava patate, un altro i pomodori e poi un altro ancora aveva una piantagione di meli. I quattro imprenditori davano lavoro a 70 persone. Gli altri 26 abitanti erano disoccupati. Chi lavorava poteva permettersi di comprare un giorno una patata e una mela il giorno dopo un uovo e una patata , poi un pomodoro ed un uovo o una mela e un pomodoro. I 4 imprenditori producevano: 100 uova, 100 patate , 100 pomodori e 100 mele al giorno. Dei 400 prodotti messi a disposizione 140 erano acquistati dai propri dipendenti, altri 140 erano comprati da loro stessi e 120 erano scartati, erano buttati perché l’eccedenza di offerta sulla domanda avrebbe fatto cadere i prezzi. I 26 disoccupati si alimentavano grazie agli avanzi donati dai 70 lavoratori. I 4 imprenditori ingrassavano e i 26 disoccupati dimagrivano.
Nel mondo c’è un uovo, una patata, un pomodoro è una mela al giorno per ciascuno dei suoi abitanti. Dobbiamo cambiare il modo di intendere la vita. Esperimentare la condivisione come alimento di gioia e felicità e non come dovere. Questo è l’unico cammino che può salvare più di un miliardo di persone che vivono nella povertà assoluta, che non mangiano tutti i giorni e non hanno acqua potabile. Salvando i nostri fratelli salveremo anche noi stessi.

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