Come promesso eccomi a raccontarvi le cose per come sono effettivamente. La stampa internazionale, come spesso fa anche la brasiliana, omette, forse volontariamente, alcune informazioni con l’obiettivo di …non lo so, non è un campo che voglio esplorare anche se è evidente che con l’organizzazione mondiale della salute in testa, c’è una tendenza a creare paura, il fine? Non lo so e non ne ho le competenze per scoprirlo, ma è evidente che stanno alimentando il terrore come hanno fatto qualche giorno fa con Il direttore generale Ghebreyesus che disse: “Il peggio deve ancora venire…Mi dispiace dirlo ma con questo ambiente e in queste condizioni, non siamo ottimisti. Un mondo diviso aiuta il virus a diffondersi” poi fa riferimento all’influenza spagnola dove nella seconda ondata accaduta a settembre fece più di cinquanta milioni di morti, questo accadde 100 anni fa.
Ai postumi l’ardua sentenza.
Cosa succede in Brasile?
Vi informo innanzitutto dei dati che a parer mio devono essere divulgati; il numero dei contagi totale non da il quadro della situazione se non sono accompagnati dal numero dei casi attivi:
Totale casi
1.408.485
Totali casi attivi (chi ha il virus oggi)
558.789
Quindi sono 849.696 i casi chiusi dei quali:
790.040 sono guariti e 59.656 sono morti cioè pari al 7%.
La situazione attuale è:
Infettati 558.789 dei quali 550.470 casi blandi e 8.310 casi gravi pari all’1%.
Questi numeri evidenziano che la percentuale dei casi gravi che possono portatore al decesso è nettamente in calo, infatti a San Paolo, qualche giorno fa, hanno chiuso l’ospedale da campo più grande della città perché senza pazienti.
I reparti di rianimazione che a fine maggio erano quasi al pieno delle capacità, oggi non sono più in stato di emergenza.
Probabilmente il numero dei contagiati non è reale, è facile ipotizzare che sia molto più alto, per questo il comune di San Paolo ha fatto un test a 5000 persone prese a campione per capire quale potrebbe essere il numero di casi. Il risultato è che gli infettati da COVID 19 potrebbero essere solo nella città di São Paulo 1.200.000, se fosse così la percentuale di morti rispetto ai contagiati si abbasserebbe al 0,5% dei casi portando la mortalità del Covid 19 prossima a quella dell’influenza comune.
A San Paolo, dopo aver aperto negozi e centri commerciali, da lunedì 6 luglio apriranno Bar, ristoranti e saloni di bellezza. Pian piano si sta tornano alla normalità.
Domani i dati aggiornati e considerazioni sul resto del Brasile.