“Buongiorno allora andiamo in rua Oscar Freire, 380?”

“Si grazie”

“Da dove viene?” Mi chiese l’autista del taxy

“Dall’Italia”

“Ahhh dal sud o dal nord?”

Con voce nasale dovuta al raffreddore rispondo “Da Milano”

“Ahhhh ma lei vive in Brasile da molto tempo ?” Chiese speranzoso.

“Ho vissuto tanti anni qui a San Paolo ma ora vivo in Italia”

Dopo vari colpi di tosse:

“Sono arrivato oggi e questa influenza non mi passa!”

Solo un attimo prima che inchiodasse l’auto e mi facesse scendere dico che sono in Brasile da settembre, di non preoccuparsi.

Qui in Brasile hanno individuato solo un caso di Coronavirus, un uomo di 65 anni tornato dalla Lombardia. Ma ciò nonostante mascherine e alcool in gel sono introvabili.

Ormai noi Italiani all’estero siamo visti come gli untori.

Spaghetti, pizza, mafia e Coronavirus!