Malformazioni metamorfiche inducono lo spirito a fondersi con la realtà sensibile come effetto collaterale della sofferenza.
Gli occhi delle genti sono defunti e le fauci immonde. La trasmutazione da immagine di Dio a deiezioni è avvenuta dal primo alito, non prima dell’evoluzione a Sapiens.
Siamo il respiro pesante dell’ultimo atto di una inciviltà sterile, arida, putrefatta. Abbiamo trasformato il soffio di Dio nella più rimbombante flatulenza.