Salendo la scala che mi porta al settimo cielo scopro che i gradini non arrivano a tanta distanza. Devo saltare ma ho paura di cadere, non so quanto debba essere alto il salto per riuscire ad arrivare là al settimo cielo, qui non si vede nulla. Mi dicono che se salterò con fede, allora si lo raggiungerò. Ma qui non si vede niente! dove la trovo tanta convinzione, non certo nel sapere, le domande nascono alla stessa velocità della conoscenza, più conosco e più mi domando, più imparo e più capisco che non so niente. Allora per credere, allora per riuscire a saltare devo fidarmi di quel individuo che mi di dice:
“salta, salta, abbi fede”
ma se questo individuo ignora la fisica più di quanto la ignori io, come fa a sapere se l’angolo che darò al salto insieme alla spinta che riuscirò a imprimere mi faranno arrivare là al settimo cielo?
Non so se salto, non so se fidarmi di quel individuo. Sai cosa ti dico? io scendo, torno da dove ero partito e magari se cerco bene qua e là troverò cose che mi faranno scordare del settimo cielo. Io non salto, io scendo, troverò cose che mi faranno felice e poi la domenica prenderò l’ascensore e chi si è visto si è visto.
Buonanotte luna, buonanotte stelle, salutatemi il settimo cielo voi che siete più in alto di me.